
Ciclo di Conferenze sulla Fisica
C’è stato un momento, nei primi anni del Novecento, in cui la Fisica ha cambiato per sempre il modo di guardare alla realtà. Le teorie di Albert Einstein e di Max Planck, la Relatività e la Meccanica Quantistica, hanno aperto vie del tutto nuove per la conoscenza dell’Universo, che a distanza di più di un secolo continuano a svelare aspetti sorprendenti e possibilità straordinarie nella nostra conoscenza della realtà fisica.
Il Professor Alessandro Cuccoli dell’Università di Firenze ha ideato per l’Accademia, in collaborazione con il Centro Studi e Documentazione del Valdarno Superiore, un ciclo di incontri per comprendere, in un linguaggio accessibile, gli aspetti più rilevanti delle teorie fisiche contemporanee, con le loro conseguenze e implicazioni in tutti gli aspetti della vita del nostro tempo, dalla tecnologia alle interazioni tra mondo fisico e pensiero umano.
Inoltre l’ONU, su proposta dell’UNESCO, ha proclamato il 2025 “Anno Internazionale delle Scienze e Tecnologie Quantistiche”.
Gli appuntamenti nella Sala Grande dell’Accademia:
–> Sabato 1 novembre, ore 17:00: “Cento anni di meccanica quantistica. Dal determinismo alla disuguaglianza di Bell” del Prof. Luigi Secciani (già Docente degli Istituti Superiori)
“La meccanica quantistica descrive la natura a livello fondamentale e questo viola le disuguaglianze di Bell: la realtà quindi non può essere descritta da una teoria locale realistica, ed è così che si verifica il passaggio dal determinismo alla disuguaglianza di Bell. In sintesi, il determinismo classico si basa sull’idea che tutto sia predeterminato da cause nascoste che garantiscono una realtà locale e oggettiva. Le disuguaglianze di Bell, invece, stabiliscono un limite matematico a come i sistemi potrebbero comportarsi in un universo deterministico e locale. Poiché gli esperimenti mostrano che le particelle quantistiche entangled violano sistematicamente queste disuguaglianze, si conclude che la natura è intrinsecamente non locale. Lo scopo della discussione è quello di illustrare, in modo chiaro, i concetti fondamentali della meccanica quantistica, dell’entanglement quantistico e l’articolo di Einstein, Podolsky e Rosen per arrivare alla disuguaglianza di Bell e all’applicazione al quantum computing.”
–> Venerdì 14 marzo, ore 17:30: “La Meccanica Quantistica, e non solo, nella vita di ogni giorno” del Prof. Alessandro Cuccoli (Università di Firenze)
“Nonostante siano ancora spesso considerate “astrusità per iniziati”, la Meccanica Quantistica e anche la Relatività sono, come le altre leggi della Fisica, imprescindibili per il funzionamento della tecnologia che inevitabilmente permea la nostra vita quotidiana. È dunque importante sforzarsi di comprendere, tramite alcuni esempi, come e perché esse siano state fondamentali per lo sviluppo delle apparecchiature oggi di uso comune nella medicina, nelle telecomunicazioni e in tanti altri campi. Sarà così poi possibile esplorare con maggior consapevolezza i panorami che si spalancano dinanzi a noi grazie agli sviluppi della teoria e della tecnologia che, a partire dall’inizio del secolo, stanno al cuore di quella che viene spesso chiamata ‘seconda rivoluzione quantistica’.”
–> Venerdì 28 febbraio, ore 17:30: “È un mondo quantistico” della Prof.ssa Paola Verrucchi (Istituto dei Sistemi Complessi del CNR e Università di Firenze)
“La meccanica quantistica ha fatto irruzione nel mondo scientifico più di un secolo fa, dando luogo ad una rivoluzione culturale di enorme portata, con straordinarie ripercussioni nella vita quotidiana. Ciò nonostante, la teoria viene ancora percepita come surreale e basata su princìpi la cui comprensione è preclusa ai più. D’altra parte, quando tutto intorno a noi diviene “quantum” è importante abbandonare ogni reticenza ed impegnarsi a comprendere, con rigore e coraggio, i fondamenti della Meccanica Quantistica, così da apprezzare i nuovi scenari e le inedite prospettive che essa ci regala.”
–> Sabato 15 febbraio, ore 17:00: “Relatività: la geometria dello spazio e del tempo” del Prof. Lapo Casetti (Università di Firenze)
“La nostra concezione dello spazio e del tempo è stata rivoluzionata dalla teoria della relatività di Einstein. Spazio e tempo sono intrinsecamente legati fra loro, la misura del tempo dipende da dove si trovano e da quanto velocemente si muovono gli orologi, e lo stesso vale per le dimensioni degli oggetti. La gravità è una distorsione del tempo e dello spazio, che si propaga nel vuoto come la luce. Esistono oggetti come i buchi neri dove la distorsione è così grande da far sì che niente, nemmeno la luce, possa uscirne, e al bordo dei quali il tempo sembra fermarsi. Non si tratta di congetture: in più di cento anni la relatività ha ricevuto continue conferme sperimentali; ancora non conosciamo nessun fenomeno che non sia in accordo con le previsioni della teoria, e alcuni aspetti della relatività hanno conseguenze sulla tecnologia che usiamo tutti i giorni.”
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero, senza prenotazione.